Curvature anomale dello spazio su punti teoretici di approccio: da Einstein a Lovecraft fino alla Quinta dimensione

L’einsteniano – continuum spazio tempo – o quarta dimensione fa scuotere (e lo fece dall’inizio) la testa a molti studenti. Questa è la teoria secondo la quale un uomo comunque in possesso di una matematica oggettivamente oltre i più ottimistici traguardi raggiungibili potesse consapevolmente lasciare la terra per raggiungere qualsiasi corpo celeste in una specifica coordinata rispetto agli infiniti punti della struttura cosmica.

Ogni solo passo richiede due fasi: 1- uscire dalla sfera tridimensionale che conosciamo; 2- rientrare in quella stessa sfera tridimensionale in un punto diverso, magari a distanza infinita dal primo. Ogni essere proveniente da un qualsiasi luogo dello spazio tridimensionale poteva probabilmente sopravvivere alla quarta dimensione. La sopravvivenza alla fase successiva dipendeva da quale parte aliena dello spazio tridimensionale era stata selezionata per il rientro. Abitatori di certi pianeti potrebbero quindi vivere anche su altri pianeti, galassie o vivere di fasi dimensionali simili in altri continua spazio tempo.

È possibile, inoltre, che gli abitatori di un certo “dominio” dimensionale potrebbero sopravvivere al transito verso molti ignoti ed incomprensibili “dominii” dotati di ulteriori dimensioni o infinite dimensioni, indipendentemente da dove si trovino appunto, tali dominii.

E la quinta dimensione? Cos’è la quinta dimensione? cosa ci ha insegnato la filmografia attuale? (rif. Interstellar, 2014). E la scienza cosa ci propone?

“E’ il posto, lo spazio, l’energia che si basa sulla consapevolezza di una coscienza unica o per meglio dire la consapevolezza di una delle cose, è necessaria per immettersi completamente nella quinta dimensione”.

Si comprenda che la quinta dimensione opera in modo diverso dalla terza e quarta.

Il nostro corpo fisico, compresi sistema nervoso-mente-corpo è alienato e compreso nella realtà fisica del nostro mondo ed ancora immerso nel tempo.

Ebbene: la quinta dimensione fa “sparire il tempo”!

Ma dicevamo che nella quarta dimensione spazio-tempo sono strettamente e necessariamente connessi. Secondo Einstein, gli oggetti che possiedono massa, generano campi gravitazionali, i quali alterano sia spazio che tempo – il film Interstellar del 2014, ci regala immagini realistiche di tale concetto.

La quinta dimensione è la prima dimensione della coscienza al di fuori dei limiti imposti da spazio e tempo. Non esistono condizionamenti, giudizi, è come se: pensi e si realizza, si materializza.

È una questione di vibrazioni che anche la Terra “sente ed attua” per crescere. Si vibra positivamente, fluidamente molto di più. Si cresce/si impara.

Attualmente, anche attraverso questa lettura “vibriamo”/cresciamo/impariamo/tendiamo alla quinta dimensione. E la Terra lo fa con noi, attuando cambiamenti all’interno della materia stessa.

Vogliamo?

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Un commento

  1. Luca Milazzo

    quindi la coscienza universale rappresenta la quinta dimensione, incondizionata, interferisce su di noi, ma noi possiamo interagire e cambiare le cose, dipende soltanto da noi.

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