L’Umanismo di Sartre

Filosofo Francese di enorme spessore e ricchissima produzione, Sartre mette al centro della sua Filosofia l’esistenza come Umanismo.

L’uomo è uno solo, libero e a tal motivo deve affrontare un problema che ai giorni nostri probabilmente in certe situazioni altro non sarebbe che la soluzione: le scelte dell’uomo libero e che deve compiere con una certa “angoscia”. Libertà: ha davvero mille sfaccettature.L’uomo è libero, solo: e ogni riferimento religioso-metafisico è fuori dalla sua visione. È un esistenzialismo Ateo il suo, poiché Dio non c’è, non esiste e tutto dipende dall’uomo stesso. Una concezione assolutamente Antropocentrica che per un certo periodo, come sappiamo è stata condivisa persino dalla scienza in campo astronomico.

Cosa è l’Umanismo per Sartre? Individuare e focalizzarsi sul rapporto tra gli uomini; Sartre propone una concezione decisiva: l’Esistenza precede l’Essenza. L’uomo è svincolato da Dio e da ogni cosa, e Sartre confronta due coscienze e due esistenze a partire da due uomini a salire. L’Umanismo di Sartre è quindi illimitato a tal punto che l’Uomo può tutto in natura dato che non ha vincoli spazio-temporali: la natura è sottomessa poiché ogni scelta dell’uomo condizionerà tutto il resto dell’umanità, quindi ogni scelta ha un peso esistenziale.L’angoscia che citavamo all’inizio. Per Sartre il termine “disumano” non esiste, poiché tutto ciò che succede è a causa dell’uomo; la storia stessa del resto ne è testimone. Un tema affrontato sensibilmente da Sartre è la morte, la quale non deve creare ne indifferenza ne paura. Ma l’idea della morte crea angoscia in modo naturale: ciò rende l’uomo ancora una volta solo e libero.  Il destino di chi uccide è essere ucciso a sua volta: il grande enigma della vita non è la sofferenza, ma la sventura. Si notano le paure di Sartre, quelle quotidiane di un uomo libero e solo, che con la sola sua libertà vaga per città su autobus e strade, un uomo sotto gli occhi di altri uomini, abbandonato e allo stesso tempo osservato, pedinato alle spalle.

In una fase successiva Sartre si avvicina al pensiero di Marx cercando una mediazione tra l’individualismo e la società nella sua interezza. Ne conviene che non può esistere “praxis” che non sia soggetta alle decisioni della società. Beh, oggi abbiamo quotidiani esempi.

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2 commenti

  1. Molto interessante, come sempre.
    Sartre è molto seguito dagli psicanalisti freudiani e lacaniani. In Italia, lo psicologo Recalcati lo tratta ampiamente nei suoi discorsi sulla psiche.
    Ma l’esistenzialismo di Sartre, secondo te, deriva dal positivismo post illuminista o è una deriva novecentesca della Scienza, come dominante?

  2. Antonella

    Come sempre l’autrice Antonella Crimi non si smentisce, regalandoci delle spiegazioni di saggi con una naturalezza…. oserei dire “disumana” per rimanere in tema.
    Complimenti.

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