Diogene di Sinope

Filosofo della scuola cinica del 300 a.C., professò la distanza da qualsiasi bisogno materiale risultasse superfluo alla vita. Dormiva in una botte, mangiava ciò che trovava, aveva una veste sola, beveva dalle mani. Diogene può essere considerato un proto-anarchico per la sua volontà di ricostituire un ordine naturale al di là delle leggi umane e delle distrazioni materiali. Sembra che Alessandro Magno lo stimasse molto per la sua inflessibilità e integrità. Gli ateniesi lo chiamavano il Socrate Pazzo, perché viveva semplicemente, come un cane, ecco il termine cinico, e metteva in risalto i difetti morali dei greci. Si dice andasse per le strade con una lanterna sempre accesa in cerca dell’Uomo che, secondo lui, si nascondeva dietro ipocrisia e vizio ed era quindi schiavo della Necessità.

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